domenica 23 settembre 2012

Amore e arretratezza a Mili San Marco

In passato, nel paese di Mili San Marco, erano in voga delle usanze, figlie di un'arretratezza culturale diffusa, che interessavano sia le coppie che decidevano di convivere sia le ragazze in età di matrimonio.

Balcone con tapparelle chiuse
Nei primi anni del dopo guerra se una donna o una vedova si accompagnava con un uomo al di fuori dei sacramenti cristiani, la gente del paese venutolo a sapere, si radunava sotto la casa degli innamorati e per tutta la notte, faceva un gran baccano con urla, fischi, coperchi di pentole, ecc. Tutto questo per contestare ed evidenziare l'«illegale» posizione della coppia di innamorati, a cui non restava altra scelta che barricarsi dentro casa.

Una scena surreale e di cattivissimo gusto che riporta alla mente l'episodio pirandelliano de La Giara, in cui Zi' Dima rimasto intrappolato dentro il grosso recipiente è costretto a sorbirsi per tutta la notte i balli e i canti che i paesani facevano intorno alla giara stessa. Ma nel racconto di Pirandello il contesto era totalmente diverso e la festa era stata organizzata proprio dallo stesso Zi' Dama per far innervosire Don Lolò Zirafa.

domenica 9 settembre 2012

Il 9 barrato: il più mitico degli autobus

Il 9 barrato, anzi il «9 sbarrato» come veniva chiamato da tutta la popolazione, è stato un autobus in forza all'ATM di Messina che ha servito, con onore, almeno tre generazioni di milesi e col quale molti di noi sono cresciuti.

Fiat 405 Menarini, 1960
Questo mezzo, ogni giorno, con corse intervallate tra loro di 50 minuti, copriva la distanza che separa il paese di Mili Superiore dal centro cittadino. Per alcuni anni, e solo negli orari di punta (7.30 e 12.50), è stato affiancato da un sussidio con capolinea nel villaggio di Mili San Marco. A queste due corse in particolare, e ai suoi autisti, è dedicato il presente articolo in cui cercheremo di ricordare il mitico Fiat 405 Menarini.

In occasione della 3a edizione della Notte della Cultura, 2011, lo storico autobus del 1960 è uscito dal deposito di via La Farina per raggiungere piazza Unione Europea dove è stato possibile ammirarlo e a cui la foto di apertura si riferisce.

La foto in realtà ritrae un modello a due tonalità di verde, ma per il sussidio veniva utilizzato anche un veicolo bicolore giallo-bianco. Il «9 sbarrato» era l'autobus di tutti: i nostri nonni lo prendevano per fare la spesa in centro, i nostri padri per andare a lavoro, le nostri madri per le compere importanti in città e tutti i ragazzi e bambini per raggiungere le scuole: Tremestieri prima e gli istituti superiori del centro dopo.